ACQUEDOTTO LUCANO: ADDEBITO DEPOSITO CAUZIONALE
Aumenti in bolletta
ACQUEDOTTO LUCANO
ADDEBITO DEL DEPOSITO CAUZIONALE
Diversi cittadini lucani ci hanno segnalato che Acquedotto Lucano, quale Ente Gestore del Servizio Idrico Integrato della Basilicata, trattiene in bolletta una quota aggiuntiva rispetto ai consumi fatturati che ricade sotto la voce di “deposito cauzionale”. Sul punto, con proprio comunicato del 14 gennaio c.a., Acquedotto Lucano ha fatto sapere che “proseguirà l’azione nel recupero dei crediti che nel corso del 2019 ha già prodotto risultati più che soddisfacenti e, sempre a tutela dei crediti della società, si procederà all’addebito del deposito cauzionale, ove non ancora richiesto, con un beneficio finanziario stimato di circa 8 milioni di euro.”
Per comprendere i motivi di tale addebito, è opportuno fare qualche precisazione su cosa sia il “deposito cauzionale” cosi come disciplinato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (oggi ARERA) con deliberazione 28 febbraio 2013 n. 86/2013/R/IDR successive modifiche e integrazioni.
Il “deposito cauzionale per il Servizio Idrico Integrato” è una somma di denaro, fruttifera degli interessi legali, che il Gestore del servizio può richiedere ai propri utenti (domestici, non domestici e condominiali), a tutela rispetto ad eventuali insolvenze da parte loro e che esso è tenuto a restituire non oltre trenta giorni dalla cessazione degli effetti del contratto di somministrazione. Condizione indispensabile affinché il Gestore possa richiederne il versamento è l’adozione di una Carta dei Servizi conforme alla normativa in vigore.
Il suo ammontare è determinato in maniera proporzionale al consumo storico dell’utente, ovvero proporzionalmente al consumo dell’utente finale riferito all’anno solare precedente, fino ad un massimo del valore dei corrispettivi unitari o medi per tipologia di utenza per un massimo di tre mensilità. Ricordiamo, altresì, che il valore del deposito cauzionale può essere soggetto ad aggiornamenti, adeguamenti e ricalcoli che porteranno alla restituzione dell’eventuale differenza a favore dell’utente finale nella prima bolletta utile, oppure all’addebito dell’eventuale differenza dovuta dall’utente finale rateizzandola in almeno due bollette.
E’ bene ricordare che sono previsti dei casi in cui il Gestore non può richiedere il versamento del deposito cauzionale. In particolare, il deposito cauzionale non è dovuto nel caso in cui gli utenti finali con consumi annui fino a 500 mc optino, all’atto della stipula del nuovo contratto, per la domiciliazione bancaria, postale o con carta di credito delle fatture. Se questa modalità di pagamento non era stata scelta all’atto dell’attivazione della fornitura idrica e l’utente decida di farlo solo in un secondo momento, il deposito cauzionale verrà restituito. In caso contrario, ovvero in caso di revoca della domiciliazione bancaria/postale, Acquedotto Lucano fa sapere che provvederà ad addebitare nuovamente la cauzione sulla prima fattura utile.
Un secondo caso di esenzione dal versamento si ha in caso di utenti finali che fruiscono di agevolazioni tariffarie di carattere sociale di cui il Gestore sia a conoscenza (come bonus sociale, bonus integrativo, ecc.).
Inoltre, solo per gli utenti finali non domestici con consumi superiori a 500 mc/anno, il Gestore può prevedere forme di pagamento alternative al deposito cauzionale.
Pertanto, preso atto di quanto disciplinato dall’Autorità, vi invitiamo a prestare attenzione all’importo dovuto a titolo di deposito cauzionale addebitato in fattura e a verificare se si rientra in uno dei casi di esenzione dal versamento come sopra richiamati. Per ulteriori informazioni potete rivolgervi ai nostri sportelli.
Rendiamo noto che come Federconsumatori Basilicata abbiamo richiesto un incontro con Acquedotto Lucano al fine di ottenere chiarimenti sulle modalità attraverso cui la Società procederà all’addebito e alla riscossione delle somme dovute a titolo di deposito cauzionale.