Un giorno (e non solo) per arginare la contraffazione con “IO SONO ORIGINALE”

14 Giugno 2016 /  Off comments

Nella mattina di sabato 2 luglio si è svolta l’iniziativa “IO SONO ORIGINALE” presso il Parco dell’Europa Unita di Potenza. Si tratta di un progetto su scala nazionale che, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico- Direzione lotta alla contraffazione (in cordata con altre 6 associazioni), si propone di sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno della falsificazione. Contraffare significa riprodurre qualcosa in modo tale che venga scambiato per l’originale, andando ad esempio ad apporre marchi (falsi) su oggetti, che sono diversi da quelli commercializzati legittimamente dal titolare del marchio stesso. Inoltre, questa pratica favorisce la criminalità attraverso un mercato sommerso; accresce la disoccupazione di quanti lavorano presso le aziende produttrici e, di conseguenza, ne danneggia il business. Con un gesto apparentemente, non solo si favorisce questa catena, ma si  mette a rischio la propria salute e quella della propria famiglia. Il falso può essere  un cosmetico o un vestito realizzato con elementi di dubbia qualità, o addirittura i farmaci con cui ci curiamo.

La manifestazione è stata animata anche a Potenza, così come organizzato a livello nazionale, dal gruppo Ares 2.0, che ha tenuto uno spettacolo teatrale all’interno di un box.io sono originale (1)

 

TRM ci racconta la conferenza stampa dell’iniziativa “IO SONO ORIGINALE”


L’avvocato Giovanna Milano sull’iniziativa “Io sono originale”

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Dopo la giornata di sensibilizzazione alla contraffazione, “Io sono originale”, tenutasi il 2 luglio a Potenza, la Federconsumatori Basilicata ha deciso di fornire al consumatore una mappa dei rischi della filiera del falso. Questo fenomeno riguarda un giro d’affari di 6,9 miliardi di euro, che vengono sottratti al Paese nei settori più disparati, dai beni di lusso, ai farmaci fino ai prodotti alimentari.

L’utente può difendersi da questo problema attraverso acquisti attenti e consapevoli, che gli evitano reati di ricettazione e incauto acquisto, contemplati rispettivamente dagli articoli 648 e 672 del codice penale, sanzionati con pene pecuniarie e restrittive della libertà personale. Il discrimine tra i due reati è la consapevolezza della provenienza delittuosa del bene acquistato.

Alla luce di queste considerazioni, è buona norma controllare sempre marchi ed etichette ambigui, prezzi troppo bassi e luoghi di acquisto inconsueti oltre, ovviamente, a denunciare alle autorità nel caso fosse necessario, la vendita di prodotti falsi.

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